martedì 15 dicembre 2009

Corsi e ricorsi....

A Roma il 7 aprile 1926, Violet Albina Gibson attentò alla vita di Benito Mussolini: gli sparò un colpo di pistola, ferendolo di striscio al naso; sottratta al linciaggio, fu rinchiusa in manicomio e vi morì. Il Duce si mostrò qualche giorno dopo a Tripoli con un vistoso cerotto sul naso. L'episodio servì per giustificare una stretta legislativa e l'avvio vero e proprio verso il fascismo. (Tratto da wikipedia)

Oggi Maroni dice: "nuove leggi per internet e cortei".......

lunedì 14 dicembre 2009

Pazzi, psicolabili, intelligence e stupidità...

Di banalità e cavolate ne sono state dette e scritte tante, una in più non farà ne bene ne male, ma m'è venuta voglia di dire anche la mia. Non perchè possieda la verità o perchè ne sappia più di altri, solo che ne ho sentite tante...e nessuna mi piace.
Allora ieri sera, uno psicolabile, in cura da parecchi anni e tuttora seguito da degli psicologi ha tirato una statuetta del duomo di milano (!) a SB. Avesse tirato un crocefisso a Calderoli sarebbe stato molto più divertente.
Subito dopo il fatto (o fattaccio, tanto per essere politicamente corretti) tutti i nostri rappresentanti politici hanno voluto (dovuto) dire la loro e sinceramente ho assistito ad un festival dell'ipocrisia. Ma non è questo che voglio commentare, quello che mi ha dato fastidio è che subito si è parlato del "clima di violenza in cui versa il paese"...ora, non voglio nascondermi dietro un dito, ma si tratta solo ed esclusivamente del gesto di uno psicolabile che come recita il dizionario è "Predisposto a turbe psichiche, psicologicamente instabile". Aldilà di questo, vi pare che dietro al signor Tartaglia ci sia qualcuno? qualche organizzazione? qualche mandante?
Che poi esca da un cassetto un'informativa dei servizi segreti mi fa ridere...si, questi cavolo di servizi segreti, quando succede qualcosa, trovano sempre un documento antecedente che lo prevedeva, ma per favore!!!!
E' un gesto isolato e chi lo ha compiuto va curato. Chi l'ha strumentalizzato (cioè tutte le forze (??!?) politiche) va invece, semplicemente mandato a casa. E' l'unico potere che abbiamo, usare la nostra testa e fare le nostre scelte, possibilmente senza farci prendere in giro.

giovedì 10 dicembre 2009

Un modo nuovo di fare politica

Ho rubato questo articolo a Marco Boschini coordinatore dell'Associazione dei Comuni Virtuosi (http://www.marcoboschini.it), è una lettera aperta a Bersani neo segretario del PD...ma è soprattutto un modo nuovo di intendere la politica, un modo in cui mi ritrovo. E' lungo, molto, ma vale la pena arrivare fino in fondo. Buona lettura.

Caro Pierluigi Bersani,
intanto complimenti ed un grande, sincero in bocca al lupo per il nuovo incarico di segretario del PD, partito che, a nostro modesto avviso, ha tanto bisogno di rinnovamento e futuro…

In queste giorni tutti La tirano per la giacchetta, per i più svariati motivi, spesso anche antitetic: “... E’ bravo; fa schifo; rappresenta il vecchio; è guidato da D’Alema; è intelligente; saprà stupire ;è a favore degli inceneritori, è concreto, è...”

Poco tempo fa, all’interno del libro “In Comune. Idee semplici, concrete ed efficaci” (EMI, 2007), fu proposto al segretario dell’allora Partito (non ricordiamo più se Democratico di Sinistra, o già Democratico e basta…) di darsi una bella svegliata e smetterla di inseguire Berlusconi , scimmiottandolo nel modo di fare politica e nelle scelte di governo e provare ad imporre una propria agenda politica che fosse dannatamente concreta, a partire dal governo dei territori locali, in cui, ancora oggi, il Partito Democratico esprime centinaia di Sindaci, Presidenti di Provincia e di Regione, etc.

Si chiedeva, in sostanza, di prendere l’esperienza dei Comuni Virtuosi (spesso amministrati da Giunte alla cui guida ci sono Sindaci iscritti al Suo partito) ed estenderla, a tutti i comuni in cui il PD è al governo: pensi che colpo incredibile sarebbe approvare Piani di gestione del territorio a crescita zero, all’insegna del “non consumo di suolo” e del recupero e riqualificazione dell’esistente, in 500 Comuni italiani; raggiungere il 70/80% di raccolta differenziata del rifiuto/risorsa in centinaia di realtà locali; tagliare del 70% le bollette energetiche delle Pubbliche Amministrazioni; avviare progetti di mobilità dolce che evitano la costruzione di infrastrutture devastanti per il territorio, costose e spesso inutili; influire efficacemente nei nuovi stili di vita dei cittadini, attraverso meccanismi virtuosi di partecipazione e instillando nuove consapevolezze.

Il tutto consentendo un notevole risparmio economico per le casse pubbliche ed una clamorosa riduzione dell’impatto ambientale, facendo muovere l’economia molto più in fretta e virtuosamente della situazione attuale e, dulcis in fundo, creando posti di lavoro sostenibili e concreti (vedi Cassinetta di Lugagnano, Ponte nelle Alpi, Capannori, Colorno, etc.).

La cosa che più colpisce in tutta questa storia è che nessuno (e sottolineo nessuno) dei dirigenti del Suo, e nostro partito (si, siamo anche noi iscritti al Partito democratico) si è mai neanche lontanamente preoccupato di verificare quanto si stia facendo nei territori e nelle comunità locali; non solo le nostre, ma anche quelle di tanti altri Comuni, che operano in maniera diretta, ma anche attraverso comitati, associazioni, cooperative, gruppi di acquisto…

La tanto modaiola “Green Economy”, sbandierata e scritta in centinaia di fogli politici, la si sta attuando da tempo nei nostri splendidi territori, senza però un’ azione politica forte, un’ azione legislativa nazionale veramente in grado di far cambiare rotta al nostro magnifico Paese e alla sua economia: un fatto concettualmente e culturalmente intollerabile, per chi ricopre incarichi tanto importanti come il Vostro.

Oggi dovreste rappresentare una valida alternativa a questo governo scellerato che è a favore dei termo(cancro)valorizzatori, del nucleare e dell’alta velocita’, prima ancora della giusta, solidale e sostenibile velocità, dei piani casa, degli incentivi all’auto privata, etc.

Dovreste fare della curiosità, della ricerca, della “capacità del sogno” il vostro paradigma, della voglia di sperimentare forme nuove, concrete e di buon senso il vostro modo di fare politica, invece del silenzio e del non detto.

Quindi, Ci scuserà se siamo quasi certi del fatto che anche questa lettera rimarrà, poveri noi!, senza risposta alcuna.

Ne approfittiamo però, per darLe un altro suggerimento: invece di adottare e fare vostri i centinaia di progetti che si attuano in giro per l’Italia con successo, potrebbe sfruttare molto meglio e con maggior profitto l’esposizione mediatica di cui voi politici godete spesso a “prescindere”.

Il vostro avversario (politico, beninteso) è Berlusconi, il berlusconismo, e il suo governo che nell’ultima edizione messa in onda si vanta di alcuni e colossali successi amministrativi tra cui, ricorderà, l’aver risolto la cosiddetta “emergenza rifiuti” in Campania.

Ora,tralasciando per un momento il fatto che, come segretario del Partito Democratico avremmo chiesto e preteso le dimissioni della Jervolino e di Bassolino molto tempo fa, con la volontà di voler “far pulizia” in casa propria per guadagnare credibilità, portiamo l’accento sulla situazione reale dei rifiuti in Campania, che sappiamo non essere stata affatto risolta. Tutt’altro!

Semplicemente si sono tolte un pò di cartacce da Piazza del Plebiscito e si sono nascosti i rifiuti veri qualche chilometro più in là (es. Santa Maria la Fossa), tra discariche abusive, terreni sequestrati alla camorra e recintati con cartelli gialli “sito di interesse strategico nazionale”, inceneritori improvvisati e rifiuti tossici sversati impunemente nelle campagne del circondario, di quello splendido territorio che è l’Agro Caleno.

Ora, Le dicevamo, se fossimo il segretario del più rappresentativo partito di opposizione faremmo una cosa tanto semplice da risultare clamorosa: piazzarsi di fronte all’inceneritore di Acerra, con tutta la segreteria e il direttivo nazionale, per una seduta permanente a porte aperte, per spiegare ai media e soprattutto alla popolazione locale la tristemente famosa “emergenza rifiuti”; di come è stata affrontata e gestita, se è stata risolta davvero. E’ doveroso rispondere a domande che tutti ci poniamo: “dove finiscono oggi i rifiuti prodotti in Campania? Che ruolo giocano le varie mafie? A che punto sono le inchieste e i processi in corso?”.

Illustrare e promuovere l’unica soluzione possibile, per la salute e la salvezza di quel territorio: l’avvio di una seria pianificazione impiantistica, di selezionamento, smistamento e riutilizzo della risorsa/rifiuto, e la contemporanea gestione della raccolta attraverso l’unico metodo funzionante, quello del “porta a porta” spinto.

Individuare i colpevoli, proporre soluzioni concrete. Il casertano è come Capannori, è come Castelbuono, è come Ponte nelle Alpi. Non sono il territorio, la sua superficie e complessità a fare la differenza; è la coscienza e la volontà politica di chi lo amministra ad influire sul benessere dei suoi cittadini. E resterei lì per tutto il tempo necessario a smascherare l’ennesimo incantesimo prodotto ad arte dal “governo ad personam”, ad uso e consumo dell’opinione pubblica.

Se l’informazione televisiva, il mezzo che forma maggiormente la pubblica opinione, è di un solo colore; se occorre anche colorare di viola le piazze italiane per far sentire la voce dell’Italia che funziona e che vuole riemergere, beh, coloriamo dei colori della Politica i nostri territori, spendendoci in prima persona, unendo quel filo che lega (in trame comunque sempre meno forti…) i Partiti, il nostro partito, e i territori.

Davvero crede che un fatto del genere passerebbe inosservato?
Dicembre 2009