martedì 21 aprile 2009

..forse forse il buonsenso non è morto...

Stamattina incontro in provincia tra Sindaco e vicesindaco di Nave, l’Assessore provinciale Pacher e o rappresentanti di “Un ponte verso il domani” ,. A quanto pare sembra e sottolineo sembra che verrà spostato (interrato/alzato) l'elettrodotto. Alla luce di tutto ciò mi sento di condividere alcune mie riflessioni.

Non mi sento di gioire, non è una vittoria della minoranza o la fine della battaglia in cui abbiamo creduto e tuttora crediamo. E’ una giornata positiva, quello sì, ma c’è ancora molta strada da fare e di concreto in mano non c’è ancora nulla. Però sono piuttosto rattristato da come si è svolta tutta questa vicenda. Adesso non ricordo le date esatte e forse non vale nemmeno la pena andare a rivangarle. Quello che mi resta è un senso di fastidio, di tristezza.
Noi, Giovanni (nei suoi immensi studi) in primis, poi Andrea (con tutta la passione e l’ardore e la forza del “calcagiara” che è) e poi di riflesso tutti gli altri del gruppo, avevamo posto il problema fin da subito, abbiamo fatto mozioni, emendamenti, interrogazioni, incontri pubblici senza che nessuno dall’altra parte ci desse ascolto, ci prendesse minimamente sul serio e, e questa è la cosa grave, avesse l’UMILTA’ di riconoscere che c’era un problema. Mi rendo conto che c’era l’urgenza di portare a termine l’opera, che la struttura attuale è obsoleta e forse anche pericolosa, che c’era la paura di fare una brutta figura, ma un cazzo di dubbio che quella struttura in quella posizione non fosse IL BENE DELLA COMUNITA’ non è venuto a nessuno. C’è una legge, ci hanno detto, e noi la rispettiamo, voi non siete medici, APPA ha detto che va bene, e ogni volta usciva una rilevazione nuova, diversa, e sempre peggiorativa della precedente. Ora io mi chiedo se qualcuno ha mai EFFETTIVAMENTE MISURATO quell’elettrodotto in quel tratto specifico.
“Abbiamo fatto simulazioni”, “abbiamo fatto una stima matematica”, elettrodotti simili in condizioni simili”, sono alcune delle frasi che ci hanno ripetuto per anni….
Ora concludo questa mia riflessione con un dato, che non conta niente legalmente, ma conta per me: quella linea è l’unico elettrodotto della zona dove (quando c’è corrente) il mio cardiofrequenzimetro si spegne. Vorrà pur dire qualcosa, o no?
Sarò felice per ogni centimetro di cui verrà spostato/alzato/interrato l’elettrodotto; politicamente è una grande vittoria. Da cittadino, invece, mi sento PRESO IN GIRO per l’ennesima volta perché questa vicenda dimostra che il successo, l’interesse personale ed elettorale conta più della salute dei cittadini.

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